Curare l’acufene con l’agopuntura: realtà o fantasia?

Da diversi anni si sente parlare sempre più spesso di agopuntura per la cura dell’acufene, ma di cosa si tratta?

Cos’è l’agopuntura

L’agopuntura è una pratica della medicina tradizionale cinese che è stata portata in Occidente nel XVI secolo da missionari portoghesi e si basa su testi antichissimi che risalgono addirittura al II secolo a.C.

La teoria che sta alla base dell’agopuntura è legata all’energia. La salute del corpo è legata all’equilibrio tra due forze vitali: l’energia del corpo materiale e l’energia della mente. Questa energia viene chiamata qi e scorre all’interno di canali immaginari chiamati “meridiani” che collegano ogni parte del corpo. Quando uno di questi canali si “ostruisce” si crea una interruzione del flusso energetico e si genera la malattia.

Un assioma della letteratura medica dell’agopuntura recita “niente dolore, niente blocco; niente blocco, niente dolore”.

La tecnica dell’agopuntura è stata via via perfezionata negli anni. Normalmente viene effettuata attraverso aghi di diametro molto sottile (da 0,15 a 0,40 mm) e di lunghezza variabile che vengono inseriti in punti ben precisi del corpo (in corrispondenza del decorso dei meridiani energetici da trattare). Una volta applicati gli aghi restano in posa per 15-30 minuti così da riequilibrare i flussi energetici, svolgendo al contempo un’azione antinfiammatoria e rilassante dei muscoli. Tale metodica terapeutica è dunque sorta, e continua tuttora ad essere, un metodo con finalità analgesiche, ossia per combattere il dolore.

L’agopuntura per l’acufene

L’acufene è una percezione sonora in assenza di uno stimolo esterno. Nel 90% dei casi le vie nervose che portano alla percezione dell’acufene partono dal nervo acustico e raggiungono, attraverso quella via, la corteccia cerebrale a livello della quale avviene la percezione del “suono fantasma”. Le vie sensoriali che veicolano l’informazione dolorosa sono invece altre e sono totalmente diverse da quella sopra indicata.

Sono stati condotti diversi studi allo scopo di valutare la reale efficacia dell’agopuntura nella riduzione della percezione dell’acufene. Uno studio molto approfondito è stato condotto nel 2012 da Kim J.I. e collaboratori (“Acupuncture for the treatment of tinnitus: a systematic review of randomized clinical trials”). Essi hanno condotto una revisione della letteratura analizzando tutte le pubblicazioni e gli studi clinici randomizzati (quelli in cui l’assegnazione del trattamento ai soggetti avviene in modo casuale) presenti in 14 database dalle date della loro creazione fino al 4 luglio del 2012. Gli autori nelle loro conclusioni affermano che gli studi attuali non sono sufficienti per ricavare prove dell’effettiva efficacia dell’agopuntura sul sintomo acufene.

Si possono trovare numerose altre pubblicazioni a tal riguardo, alcune delle quali riportano un miglioramento effettivo del sintomo, miglioramento tuttavia descritto, quando presente, come transitorio con un ritorno alla situazione iniziale dopo un periodo di circa 3 mesi.

Secondo linee guida mediche sulla gestione dell’acufene allo stato odierno, l’agopuntura non è un trattamento raccomandabile ai fini della riduzione della percezione dell’acufene. Le prove a favore di una reale efficacia di questa tecnica terapeutica sono scarse e di poca qualità.

Gli autori di tali linee guida hanno concluso che l’esiguo numero di studi randomizzati sull’efficacia dell’agopuntura nel trattamento dell’acufene non permette di trarre conclusioni sulla sua applicabilità.

Quali sono i trattamenti efficaci per l’acufene

A oggi il trattamento maggiormente raccomandato e appoggiato da una larga scala di pubblicazioni e ricerche scientifiche è rappresentato dalla TRT. Questa terapia comporta un counselling psicologico e una protesizzazione acustica.

Approfondimenti sulla TRT

>> Cos’è la TRT (Tinnitus Retraining Therapy) per la cura dell’acufene
>> Risultati Tinnitus Retraining Therapy (TRT)
>> Cura per l’acufene: ecco perché la TRT funziona
>> I 10 vero o falso sulla TRT (Tinnitus Retraining Therapy)

Immagine di copertina: Freepik