Quale impatto ha avuto il Covid-19 sull’acufene? È stata riconosciuta una relazione tra i due? Come è cambiata la professione medica in questo anno di pandemia? Queste e altre le…
L’acufene come conseguenza del vaccino Covid-19: un nuovo report dall’OMS
L’OMS sta esaminando diverse segnalazioni riguardanti l’insorgenza di ipoacusia improvvisa e altre manifestazioni uditive in seguito all’inoculazione del siero vaccinale contro il Covid-19. L’Organizzazione Mondiale di Sanità ha infatti reso noto di essere stata informata circa il verificarsi di improvvisi problemi di udito, in particolare di acufene, che potrebbero essere associati alla somministrazione vaccinale.
Nell’ambito degli oltre 11 miliardi di vaccinazioni effettuate in tutto il mondo l’OMS ha documentato 367 casi di acufene e 164 casi di perdita di udito: sulla base di questa prima valutazione pare dunque che le problematiche uditive connesse al vaccino siano estremamente rare.
Analizzando i dati dell’AIFA, l’agenzia Italiana del Farmaco, si apprende come la comparsa di acufene possa essere considerata un effetto collaterale molto raro del vaccino anticovid: secondo le analisi statistiche in Italia, su 32.426.611 dosi somministrate gli episodi di acufene correlato alla somministrazione del vaccino sono stati solo 80 nel caso di vaccino Pfizer, 47 nel caso di vaccino Astra Zeneca e 0 nel caso di vaccino Moderna. Anche in questo caso i numeri ci confermano che non esiste una correlazione tra vaccino e acufene.
Comunque, secondo le analisi i soggetti che hanno lamentato la comparsa di acufene hanno tutti età compresa tra i 19 e i 93 anni (con un età media di 47 anni) e nella maggior parte dei casi (nel 63%) erano di sesso femminile, con un esordio sintomatologico che andava da pochi minuti ai 19 giorni dopo la somministrazione, anche se nella maggior parte dei casi il sintomo uditivo insorgeva entro le prime 24 ore.
Nella relazione pubblicata, l’OMS ha inoltre affermato come l’80% delle segnalazioni di comparsa di acufene risulti conseguente alla vaccinazione con siero Pfizer. Ma ciò potrebbe essere dovuto al fatto che la gran parte dei rapporti provenivano da operatori sanitari i quali sono stati tra i primi a essere sottoposti a vaccinazione ricevendo appunto il vaccino Pfizer, essendo questo quello disponibile per primo.
A oggi non vi sono prove evidenti che i vaccini possano causare problemi all’udito e allo stato attuale il rischio di sviluppare acufeni e vertigini è riportato solo nella scheda tecnica del vaccino Jhonson&Jhonson.
Fino a ora la ricerca scientifica si è limitata a uno studio pubblicato a febbraio sulla rivista JAMA Otolaryngology – Head & Neck Surgery, il quale esamina la potenziale associazione tra vaccinazione anti-covid e lo sviluppo di ipoacusia improvvisa. Lo studio JAMA della Johns Hopkins University School of Medicine ha analizzato 555 segnalazioni di perdita uditiva possibilmente collegate alla somministrazione di uno dei 3 vaccini Covid in uso negli Stati Uniti d’America tra metà dicembre 2020 e metà luglio 2021. Proprio questo studio ha portato a stabilire come non esista alcuna correlazione tra la vaccinazione e lo sviluppo di ipoacusia, non riscontrando una maggiore incidenza del problema rispetto all’incidenza prevista nella popolazione generale.
Invece l’interesse si sta focalizzando sulla relazione tra Covid-19 e acufene che, a livello di rilevanza clinica, presenta una sua evidenza corposa. Anche la Tinnitus Clinic di Milano sta raccogliendo i dati che saranno a breve pubblicati.
Foto di copertina: torstensimon da Pixabay
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