Una corretta diagnosi dell'acufene è fondamentale per poter individuare la causa e dunque la terapia. Si inizia con l'anamnesi ovvero la storia del paziente e l'esame obiettivo. Si passa poi…
Acufene: a chi rivolgersi?
L’acufene è il fischio fantasma che viene percepito all’interno dell’orecchio in assenza di stimoli esterni. È un disturbo poco amato anche dai medici stessi sia per la sua mutevolezza, che per la variabilità delle cause nonché per le sfide terapeutiche. Questo vuoto lasciato dai medici viene spesso colmato da terapeuti improvvisati, siano essi erboristi, personal trainer e fisioterapisti. C’è chi parla di l’acufene così come di cellulite o di viagra!
In rete si trovano decine di video che pretendono di spiegare in pochi minuti cos’è l’acufene, quali sono le sue cause e come curarlo. Ma dunque di chi fidarsi?
Solo professionisti referenziati
L’acufene è un sintomo complesso che necessita di uno studio approfondito, lungo e duraturo. Chi tratta l’acufene, lo studia da lungo tempo e lo tratta quotidianamente. Gli operatori sanitari che compongono le Tinnitus Clinic hanno competenze diverse, accomunate però, da una profonda conoscenza dell’acufene. In una Tinnitus Clinic troverete lo specialista audiologo, i dottori in audiometria e audioprotesi, gli ingegneri biomedici e gli psicoterapeuti.
I motori di ricerca delle pubblicazioni scientifiche sono ottimi strumenti per verificare le referenze degli operatori sanitari e l’attendibilità nel loro ambito scientifico. È sufficiente inserire nome e cognome del medico su siti come Pubmed o Google Scholar per ottenere i risultati della ricerca.
No a chi “vende” i propri prodotti
Diffidate di erboristi, personal trainer, fisioterapisti che trattano tutti gli argomenti più cliccati della rete, dalla cellulite, al viagra fino all’acufene. E di quelli che nella descrizione dei loro video hanno una lista infinita di link per vendere i loro prodotti, i loro corsi e le loro sedute di “terapia”.
Magari hanno risolto con successo qualche acufene di origine posturale, ma questo non fa di loro degli esperti del problema, che rimane complesso e deve essere affrontato con la giusta professionalità a partire da un esame audiologico completo e approfondito.
Non c’è niente di peggio che pensare di risolvere in maniera autonoma l’acufene dopo aver visto un video su Youtube. Questa regola vale in generale per qualsiasi patologia, ma lo è ancora di più per i disturbi di un organo estremamente sensibile e delicato come l’orecchio.
No a farmaci e integratori
La ricerca scientifica è molto chiara su questo punto: non esistono farmaci e integratori in grado di attenuare il disturbo dell’acufene. Molti sono gli studi sul gingko biloba, ma è stato dimostrato [1] che il somministrato a 489 pazienti per 3 mesi 3 volte al giorno ha la stessa efficacia di un placebo somministrato ad altrettanti 489 pazienti nel gruppo di controllo. Allo stesso modo i cannabinoidi o i complessi vitamici di vario genere si sono dimostrati inefficaci nella cura dell’acufene.
Chiunque provi a vendervi pillole, oli, unguenti, amari, prodotti naturali o erbe per la cura dell’acufene vi sta ingannando. E non lasciatevi sedurre pensando che in fondo un prodotto naturale potrebbe non essere dannoso, perché al contrario anche integratori e complessi vitamici non sono esenti da effetti collaterali e devono sempre essere assunti previo parere medico.
Sì alle terapie di riqualificazione dell’acufene
Le terapie proposte per l’acufene sono le più varie e, spesso, anche la comunità scientifica è divisa. L’acufene è un sintomo a eziologia multifattoriale, vale a dire che le cause o le concause possono essere molteplici.
Identificare innanzitutto la causa è il primo passo per un approccio terapeutico corretto. Esistono ad esempio acufeni somatosensoriali, che hanno origine da alterate interazioni tra apparato uditivo e apparato muscolo-scheletrico, acufeni di origine ormonale, da virus, da trauma acustico e anche da Covid-19. Dunque non tutti gli acufeni si curano allo stesso modo: tra le varie terapie troviamo la terapia del suono, trattamenti manuali, mindfulness, terapia cognitivo comportamentale, neuro modulazione, camera iperbarica, agopuntura, ecc.
Un trattamento ampiamente utilizzato è la Tinnitus Retraining Therapy (TRT), che si basa sul modello neurofisiologico dell’acufene teorizzato dal neurofisiologo polacco Pawel Jastreboff [2]. La TRT usa la consulenza per diminuire le reazioni negative dell’acufene e il suono per diminuire l’importanza attribuita al segnale.
L’obiettivo principale della TRT è quello di ottenere l’assuefazione dell’acufene attraverso la riqualificazione del suono . Ciò significa che grazie all’alto livello di plasticità del cervello, è possibile ridurre la reattività attraverso counselling e stimoli sonori neutri. In questo processo, il sistema limbico e il sistema nervoso autonomo sono i principali responsabili delle reazioni negative provocate dall’acufene, perché queste aree si attivano quando uno stimolo viene catalogato come sgradevole o pericoloso, provocando reazioni di stress, ansia, attacco di panico e perdita di benessere. Ma l’acufene senza associazione negativa porta alla sua estinzione. Così, l’obiettivo della TRT è quello di evitare che l’acufene attivi il sistema limbico e il sistema nervoso automatico e dunque il paziente non sperimenti più la reazione negativa provocata dall’acufene.
L’attività di counseling ha un ruolo fondamentale nella TRT, in abbinamento alla somministrazione di rumore bianco attraverso generatori indossabili (apparecchi acustici). È stato infatti dimostrato [3] che la TRT è molto più efficace come trattamento per i pazienti con acufeni rispetto al solo mascheramento degli acufeni con rumori bianchi erogati dagli apparecchi acustici.
Conclusioni
L’acufene è un disturbo complesso che va affrontato con la giusta professionalità e competenza e non liquidato con un qualche consiglio di seconda mano. Assicuratevi di mettere i vostri orecchi nelle mani di chi realmente conosce il problema e vi propone innanzitutto una visita approfondita e accurata, prima di proporvi qualsiasi soluzione.
Prendete le distanze anche da chi vi dice che all’acufene non c’è cura e che l’unica cosa da fare è conviverci. Un professionista serio cercherà innanzitutto di indagare la vostra storia, non sottovaluterà il problema e cercherà di inquadrarlo nella giusta dimensione.
In Italia esistono Tinnitus Clinic preparate in grado di affrontare in maniera efficace il problema. È infatti necessario un team di professionisti, dagli audiologi, audiometristi e audioprotesisti, ma anche logopedisti, neuropsichiatri, genetisti, psicoterapeuti, fisioterapisti, chiropratici, osteopati e gnatologi per affrontare e trovare trattamenti risolutivi per l’acufene.
Note:
[1] Drew S, Davies E (2001) Effectiveness of Ginkgo biloba in treating tinnitus: double blind, placebo controlled trial. BMJ 322:73–79
[2] Jastreboff PJ (1990) Phantom auditory perception (tinnitus): mechanisms of generation and perception. Neurosci Res 8(4):221–254
[3] Phillips JS (2010) Tinnitus Retraining Therapy (TRT) for tinnitus, Cochrane Database of Systematic Reviews