[VIDEO] Acufene e Covid-19: sintomi in aumento

Quale impatto ha avuto il Covid-19 sull’acufene? È stata riconosciuta una relazione tra i due? Come è cambiata la professione medica in questo anno di pandemia? Queste e altre le domande che abbiamo posto a medici e professionisti dell’udito della Tinnitus Clinic di Milano.

Com’è cambiata la professione del medico?

“La professione è cambiata in modo significativo.”  – dice il dott. Fiorenzo Bertoletti, otorinolaringoiatra presso la Tinnitus Clinic di Milano – “Nel periodo pre-vaccinazione, le principali preoccupazioni erano riservate al pericolo di contagio,  alla difficoltà di visitare il paziente con le mascherine e ai sintomi associati al virus come calo dell’olfatto e del gusto. Dopo la vaccinazione ci sentiamo più sicuri dal punto di vista del contagio, ma le patologie permangono e sono molto variegate in relazione al Covid-19.”

“È cambiata tantissimo!” – confema anche la dott.ssa Giovanna Baracca, audiologa e foniatra presso la Tinnitus Clinic di Milano – “Però abbiamo avuto un grosso aiuto dalla tecnologia, perché abbiamo iniziato a capire che lo strumento del video consulto online poteva essere molto utile. Il feedback dei pazienti è molto positivo. La prenotazione è semplice e il tipo di rapporto che si instaura attraverso lo schermo di un computer, non dotati di mascherina, ci consente di entrare facilmente in un rapporto di empatia medico/paziente”

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Quale relazione c’è tra Covid-19 e acufene?

“Si stima che circa il 5% di persone che hanno avuto il Covid-19, in particolar modo chi è stato sottoposto al casco per la ventilazione non invasiva ha iniziato a percepire l’acufene,” – dichiara il dott. Fiorenzo Bertoletti“mentre una percentuale significativa di persone che non aveva mai sperimentato in precedenza l’acufene, ha sviluppato il sintomo a causa del cambiamento dello stile di vita, dell’isolamento e dello stress.”

“Ho osservato un incremento degli acufeni e dei disturbi uditivi,” – continua la dott.ssa Giovanna Baracca“e questa mia esperienza è confortata dagli studi pubblicati ultimamente. Ho visitato parecchi pazienti che avevano avuto il Covid-19 e durante l’infezione o subito dopo la negativizzazione hanno cominciato a percepire acufeni e ipoacusia o la combinazione delle due. Avveniva troppo spesso per essere un caso.”

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Redazione

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