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Curare l’acufene con il laser: cosa c’è di vero?
L’acufene è una condizione caratterizzata dalla percezione di un suono continuo, come un fischio, un ronzio o un fruscio, in assenza di una reale fonte sonora esterna. È un disturbo comune che colpisce 700 milioni di persone in tutto il mondo e può avere un impatto significativo sulla qualità della vita.
A oggi, nonostante numerosi studi siano stati condotti sull’acufene e sulle sue cause, non esiste una cura capace di far sparire del tutto l’acufene anche perché è l’espressione del normale rumore di fondo neurale avvertibile dal 100% della popolazione in condizione di silenzio. Ci sono, però, terapie disponibili che possono aiutare a ridurre la percezione dell’acufene e a migliorare la qualità della vita.
Le terapie per l’acufene
Le terapie per l’acufene possono essere suddivise in due categorie principali: terapie farmacologiche e le terapie non farmacologiche.
- Le terapie farmacologiche prevedono l’uso di specifici farmaci (come ad esempio gli antidepressivi triciclici, gli anticonvulsivanti e i sedativi ipnotici). Questi farmaci non agiscono direttamente sull’acufene, ma possono aiutare a ridurre l’ansia e la depressione associate all’acufene e quindi aiutano a ridurne la percezione, ma possono anche causare importanti effetti collaterali. Vanno utilizzati esclusivamente dietro prescrizione e sotto stretto controllo medico.
- Le terapie non farmacologiche sono: la terapia cognitivo-comportamentale (CBT) e la terapia di rieducazione dell’acufene o Tinnitus Retraining Therapy (TRT) che prevede la stimolazione sonora e il supporto psicologico.
Con il progresso della sperimentazione sono state messe a punto anche delle terapie complementari, come ad esempio l’agopuntura, la terapia craniosacrale e l’omeopatia, che possono essere utilizzate in combinazione con altre terapie per l’acufene. Tuttavia, l’efficacia di queste terapie non è stata ancora dimostrata attraverso documentazione scientifica.
La terapia laser funziona?
La terapia laser viene proposta come una possibile opzione di trattamento per l’acufene.
La terapia laser a bassa intensità, nota anche come LLLT (Low-Level Laser Therapy), si basa sull’idea che la luce laser a bassa energia possa stimolare la guarigione e la riparazione dei tessuti danneggiati nell’orecchio interno, migliorando la circolazione sanguigna e in generale la funzione dell’orecchio, riducendo così i sintomi uditivi, tra cui l’intensità e la frequenza dell’acufene.
Essa viene eseguita con l’uso di un dispositivo a luce laser a bassa intensità, che viene applicato direttamente all’orecchio esterno. Il trattamento dura solitamente tra 20 e 30 minuti e può essere eseguito in ambulatorio o in clinica. E’ indolore e non invasivo e la maggior parte dei pazienti non presenta effetti collaterali significativi.
Tuttavia, l’efficacia della terapia laser per l’acufene è dubbia e ci sono opinioni contrastanti tra gli esperti.
Un’analisi della letteratura scientifica esistente è stata condotta da Chih-Hao Chen e collaboratori e pubblicata nel 2020 sulla rivista Brain Science (“ Efficacy of Low-Level Laser Therapy for Tinnitus: A Systematic Review with Meta-Analysis and Trial Sequential Analysis”) ha messo in luce come il valore di tale metodica terapeutica nel controllo della gravità dell’acufene resti poco chiara, e sottolinea come siano necessarie ulteriori indagini su larga scala per chiarire ulteriormente gli effetti terapeutici della terapia con laser a bassa intensità.
Inoltre, a oggi, non esiste una regolamentazione uniforme per la LLLT e non tutti i dispositivi laser sono stati approvati dalla FDA (Food and Drug Administration) per il trattamento dell’acufene.
In conclusione, la terapia laser proposta come una possibile opzione di trattamento per l’acufene non trova sufficienti evidenze sulla sua efficacia nella letteratura scientifica.