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La riduzione dell’attività del nucleo cocleare dorsale migliora la percezione dell’acufene indotto da rumore

L’origine della fisiopatologia dell’acufene è stata collegata al nucleo cocleare dorsale del tronco encefalico, tuttavia i meccanismi di generazione di tale disturbo non sono stati ancora completamente compresi.

È noto che la sovraesposizione a rumore altera la proprietà delle cellule del nucleo cocleare dorsale. Tali alterazioni potrebbero essere responsabili della trasmissione di segnali anomali alle aree uditive superiori e generare così l’acufene. È stato infatti suggerito da diversi studi che l’acufene indotto da rumore sia in parte dovuto a uno squilibrio tra fenomeni di eccitazione e di inibizione a livello del nucleo cocleare dorsale.

Il nucleo cocleare dorsale

Il nucleo cocleare dorsale è una regione del sistema nervoso centrale che svolge un importante ruolo nell’integrazione della sensibilità somatosensoriale e della sensibilità uditiva. Proprio per questa sua importante funzione è stato identificato dagli studiosi come una struttura chiave nella generazione e nel mantenimento dell’acufene, in particolare dell’acufene indotto da rumore.

Non è tuttavia chiaro a oggi in che modo un’alterazione della plasticità sinaptica a carico del nucleo cocleare dorsale possa condurre alla genesi e al mantenimento dell’acufene.

Lo studio

Per dare una risposta a questa domanda è stato condotto uno studio [1] con lo scopo di identificare gli effetti prodotti dalla riduzione artificiale dell’attività di un sottogruppo di neuroni del nucleo cocleare dorsale ed indagare il loro possibile ruolo nell’acufene indotto da rumore.

La ricerca è stata condotta su topi. I topi sono stati sottoposti a intensi rumori per 1 ora, seguita da 2 ore di silenzio. L’attività dei neuroni oggetti di studio è stata ridotta attraverso la somministrazione di un farmaco.

È stato scoperto che la riduzione della frequenza di attivazione dei neuroni cocleari dorsali riduce la percezione dell’acufene, contrariamente ai topi appartenenti al gruppo di controllo i quali non hanno mostrato alcun miglioramento del sintomo.

Conclusioni

Il presente studio ha quindi dato la possibilità di osservare come la riduzione dell’attività del nucleo cocleare dorsale nei topi affetti da acufene possa ridurre la percezione dell’acufene.

Tuttavia una riduzione di tale attività neuronale effettuata durante (e non dopo) l’esposizione a rumore non è in grado di prevenire l’insorgenza di acufene indotto da rumore.

I risultati mostrano quindi che le cellule neuronali Ca²⁺(calmodulinchinasi 2-positivi) del nucleo cocleare dorsale non sembrerebbero cruciali nell’insorgenza dell’acufene secondario a esposizione a rumore, ma svolgerebbero un ruolo significativo nel mantenimento della percezione dell’acufene nei topi.


[1] Malfatti T, Ciralli B, Hilscher M M, Leao R N, Leao K E, Decreasing dorsal cochlear nucleus activity ameliorates noise-induced tinnitus perception in mice, 12 May 2022

Foto di copertina: Kjpargeter – www.freepik.com

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dott.ssa Chiara Amato

Specialista in Audiologia e Foniatria. Si è specializzata con la lode presso l’Università degli studi di Catania e durante il percorso di studi ha approfondito tale disciplina presso l’ospedale Cà Foncello di Treviso, afferente all’Università degli studi di Padova. Si occupa della diagnosi, della cura e della riabilitazione di patologie uditive e di disturbi del linguaggio e della deglutizione.

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