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Le sei bugie sull’acufene smascherate

L’acufene è il fischio fantasma che colpisce circa il 15% della popolazione mondiale. Non è una malattia, ma un sintomo, le cui cause possono essere molteplici. Le persone  che ne soffrono, spesso sono disorientate e si imbattono in notizie, informazioni e frasi false che ripetute all’infinito, finiscono per apparire vere.

Sfatiamo i sei il luoghi comuni sull’acufene, troppo spesso ripetuti, perchè le opportunità terapeutiche esistono, a patto di rivolgersi a centri specializzati con comprovata esperienza nel trattamento del disturbo.

1. Non c’è cura

Se siete pazienti con acufene avrete probabilmente sperimentato almeno una volta la frustrante risposta di un medico che vi dice che non c’è nulla da fare. L’acufene è un problema complesso e necessita di un approccio attento. Liquidare il problema come irrisolvibile è quanto di più frustrante un paziente possa sentirsi dire. Al contrario le persone affette da acufene vanno informate in maniera chiara e completa sulle origini del sintomo e sulle possibili opzioni terapeutiche che esistono e che si sono dimostrate efficaci.

Consiglio: rivolgersi a centri specializzati per la cura dell’acufene, sono molto pochi ma forniscono la giusta attenzione e le cure adeguate.

2. Nessuno sa niente

L’acufene è un sintomo complesso, sia per la sua origine sia per l’approccio terapeutico. Per questo spesso ci si può imbattere in racconti fantasiosi e ipotesi surreali senza alcuna base scientifica che fanno credere che sull’argomento si brancoli nel buio. In verità il fenomeno è stato studiato approfonditamente da diversi decenni con numerose pubblicazioni scientifiche. 

Consiglio: scegliere fonti attendibili attraverso le quale documentarsi, database scientifici attendibili sono Google Scholar e Medline.

3. Devi solo imparare conviverci

Chi liquida l’acufene come un compagno per la vita consegna un messaggio di ineluttabilità che ha un forte potere negativo sulle persone affette da acufene. Chi si rivolge a uno specialista alla ricerca di una cura al proprio disturbo ha bisogno di essere compreso e guidato verso una soluzione. Partendo da una visita completa e dall’ascolto del paziente si possono trovare opzioni terapeutiche specifiche per ogni singolo caso.

Consiglio: scegliete specialisti audiologi di comprovata esperienza nella cura dell’acufene e con un approccio multidisciplinare che contempli anche gli aspetti  psicologici

4. La ricerca è ferma

Se i telegiornali o le pagine dei quotidiani non sono pieni di notizie sull’acufene, ciò non significa che nessuno se ne stia occupando. Esistono associazioni negli Stati Uniti, in Inghilterra e in Europa, particolarmente attive nella ricerca e nella diffusione della corretta informazione sull’acufene. Esistono anche reti di ricerca internazionali con la TRI (Tinnitus Resersch Initiative) che vede coinvolte la Fondazione italiana Ascolta e Vivi e la Tinnitus Clinic di Milano

Consiglio: consultate le associazioni nazionali e internazionali per conoscere i passi che la ricerca sull’acufene sta compiendo.

5. L’acufene passa ascoltando i suoni della natura

Se il silenzio è un nemico per l’acufene, i suoni della natura o i cosiddetti rumori bianchi possono portare un sollievo all’acufene, pur non essendo terapeutici. Erroneamente viene chiamata “terapia del suono” la cura per l’acufene denominata TRT (Tinnitus Retraining Therapy). Questa è in realtà una terapia che contempla uno specifico protocollo validato dalla comunità scientifica internazionale. Prevede l’erogazione di rumori bianchi tramite apparecchi acustici abbinata a un percorso di consulenza psicologica. Solo in questo modo si possono ottenere risultati duraturi. Un semplice erogatore di suoni, tramite app o altro dispositivo procura solo un sollievo temporaneo e non una cura definitiva.

Consiglio: quando vi propongono la terapia del suono come cura per l’acufene, verificate che si tratti Tinnitus Retraining Therapy eseguita con il protocollo validato.

>> Leggi anche: La TRT (Tinnitus Retraining Therapy) cos’è e come funziona

6. Le cure naturali

Molte persone che soffrono di acufene si affidano a prodotti naturali, erbe, integratori, gingko biloba, oli, fino all’utilizzo di cannabinoidi. Diversi sono gli studi che si sono interessati di analizzare gli effetti di questi preparati sulla percezione dell’acufene, ma nessun razionale giustifica la somministrazione della maggior parte di queste sostanze. Il loro utilizzo dunque, oltre a essere inutile, espone i pazienti a potenziali effetti collaterali spesso sottovalutati o trascurati per l’erronea percezione che i preparati laddove ‘naturali’ siano considerati un’opzione terapeutica dolce e pertanto innocua.

>> Guarda il video: Acufene e integratori

Consiglio: rivolgetevi sempre a un medico prima di utilizzare qualsiasi integratore o sostanza naturale perché non sono prive di effetti collaterali.


Foto di copertina diana.grytsku – www.freepik.com

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La redazione di acufene.it è composta da redattori, dottori che ogni giorno si confrontano con i problemi della sordità, costantemente aggiornati sulle novità dei prodotti e della ricerca.

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