L’acufene è un sintomo che affligge circa il 15% della popolazione e i casi sono in costante aumento. È il cosiddetto suono fantasma cioè non legato a una percezione esterna…
Come si fa a capire se si ha l’acufene?
Tutti, prima o poi hanno percepito un fischio nell’orecchio. A volte è breve e intenso e sparisce subito. A volte un po’ più prolungato, come dopo una serata in discoteca o un concerto, ma la mattina seguente scompare. In questi casi non si può parlare di acufene. Quando il fischio all’orecchio è temporaneo non deve destare alcuna preoccupazione.
Se ti fischiano le orecchie c’è qualcuno che ti pensa. È questa la versione edulcorata per quel fischio che si presenta improvviso e inaspettato.
Già nel 1953 i ricercatori Heller e Bergman avevano dimostrato che tutti, o quasi, percepiscono un fischio all’orecchio quando vengono posti in un ambiente sufficientemente tranquillo. Infatti, il 94% delle persone con udito sano, se posta per diversi minuti in una camera silente inizia a sentire gli orecchi fischiare.
Però solo quando il fischio all’orecchio è persistente e influisce negativamente sulla routine quotidiana e sul sonno, allora si può parlare di acufene.
Le statistiche indicano infatti che circa il 15% della popolazione mondiale soffre di acufene, ma solo per il 4% di essi è totalmente invalidante e interferisce con le attività lavorative e sociali.
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Le cause dell’acufene
La progressiva e naturale perdita dell’udito dovuta all’invecchiamento è la principale causa della comparsa dell’acufene. È quindi abbastanza normale percepire un leggero fischio nelle orecchie con l’avanzare dell’età, dove la percentuale di anziani che soffre di acufene arriva fino al 33%.
Altre cause possono essere:
- Traumi acustici
- Problemi a carico dell’apparato muscolo/scheletrico
- Infezioni dell’orecchio
- Stati di ansia e stress
Qualunque sia la causa dell’acufene, è importante sapere che difficilmente l’acufene è legato a patologie gravi a carico del sistema nervoso o del cervello, come tumori o altri danni cerebrali. Molto più spesso l’acufene è una reazione automatica del cervello che in assenza di suoni dovuti alla perdita dell’udito reagisce producendone per rimpiazzare quelli mancanti.
Cosa fare se si pensa di avere l’acufene
Se l’acufene interferisce con il sonno, la concentrazione, l’equilibrio emotivo e la vita sociale è importante rivolgersi a una Tinnitus Clinic per una diagnosi certa e per la valutazione di una terapia che miri a ricondurre il suono dell’acufene a un rumore trascurabile e privo di importanza.
La visita si svolge con un medico audiologo che attraverso un’anamnesi completa, ovvero la ricostruzione della storia del paziente, e attraverso alcuni esami strumentali specifici per lo studio dell’acufene elabora una diagnosi approfondita.
Al termine il medico proporrà la terapia più adatta e personalizzata alle esigenze del paziente. Il trattamento precoce può aiutare a migliorare i sintomi e prevenire ulteriori complicazioni.
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