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L’amaro svedese, panacea per tutti i mali, cura anche l’acufene?
L’amaro svedese è un’antica preparazione a base di erbe in infusione alcolica. Ne esistono diverse ricette, ma la più famosa è quella tramandata dell’erborista austriaca Maria Treben nel secolo scorso.
La ricetta dell’amaro svedese
Si racconta che l’antica ricetta sia stata scoperta addirittura da Paracelso, medico, alchimista svizzero vissuto nel XVI secolo. Due medici svedesi il dottor Urban Hjarne e il dottor Claus Samst, la ripresero circa un secolo dopo da cui appunto deriva il nome di “amaro svedese”. Si racconta che il dott. Claus Samst sia morto addirittura a 104 anni e la sua longevità sia in gran parte attribuita proprio al preparato di erbe di cui faceva uso.
In tempi più recenti l’amaro è stato reso popolare dall’erborista austriaca Maria Treben, vissuta nel Novecento che ha descritto i benefici del preparato di erbe nel suo libro “La salute della farmacia del Signore”, divenuto un best seller internazionale. La ricetta originale di Maria Treben prevede l’uso di erbe come aloe, senna, zafferano, mirra, zedoaria, carlina, manna, rabarbaro, canfora, teriaca veneziana, angelica e mallo di noce, lasciate macerare in soluzione alcolica.
L’amaro svedese può essere somministrato sia per uso interno che per uso esterno. È consigliato come rimedio per diversi disturbi gastrointestinali e affezioni delle vie respiratorie.
Chi è Maria Treben
Maria, nata in Cecolsovacchia nel 1907, sposò nel 1939 l’ingegnare austriaco Ernst Gottfried Treben. Si racconta che il suo interesse per le erbe medicinali sia la conseguenza di una malattia che la colpì nel 1947. Maria Treben si trovava in un campo di concentramento a Wülzburg (Baviera) a seguito dell’espulsione dei tedeschi dalla Cecoslovacchia, dove contrasse il tifo. A causa della carenza di medicinali in tempo di guerra, Maria Treben assunse un preparato a base di erbe che migliorò immediatamente la sua condizione. Questa esperienza chiave la portò a dedicarsi all’erboristeria.
I suoi studi non sono stati però privi di critiche sia per le sue raccomandazioni di piante per il trattamento di malattie gravi per il cancro, la cui efficacia non è dimostrata, sia per l’inesattezza di alcuni termini tecnici utilizzati.
L’effetto dell’amaro svedese sull’acufene
Sebbene infusi di piante ed erbe aromatiche possano portare un giovamento per alcune malattie, non vi è alcun effetto benefico provato dell’amaro svedese per la cura dell’acufene, né per uso interno, né per uso esterno.
Un goccio di amaro può essere la piacevole conclusione di un pasto speciale e può favorire in alcuni casi la digestione anche se quello svedese è particolarmente amaro. Ben diverso è attribuire a un amaro virtù guaritrici per tutti i mali, acufene compreso. Questa pare essere l’ennesima fake news distribuita ad arte da chi ha interessi commerciali, a un pubblico di persone sofferenti, spesso disperate e per questo più facilmente condizionabili e che rimangono intrappolate nella rete delle false notizie.
Riconoscere una fake news a volte non è facile, specie se è supportata da commenti positivi in suo favore, ma approfondendo la notizia e navigando su siti attendibili si può facilmente risalire alla verità.
Approfondimenti: www.starbene.it