“Mi ricordo ancora il giorno. Era il 5 settembre del 2008, avevo 21 anni. Era mattina, ero seduta a un tavolo, stavo leggendo e all’improvviso ho sentito questo rumore fortissimo…
La terapia cognitivo-comportamentale per l’acufene: evidenze scientifiche e risultati
La gestione dell’acufene che fino a pochi anni fa rappresentava una sfida per gli specialisti otorinolaringoiatri e audiologi, oggi trova soluzioni efficaci sia per nella riduzione del fastidio che nel miglioramento della qualità di vita di chi ne soffre. Tra queste soluzioni, la terapia cognitivo-comportamentale hanno dimostrato di essere efficaci per aiutare le persone a gestire i sintomi. Queste terapie si basano su principi scientifici che mirano a modificare i pensieri, le emozioni e i comportamenti associati all’acufene.
La terapia cognitivo-comportamentale trova un abbinamento perfetto nella TRT (Tinnitus Retraining Therapy) potenziandone gli effetti benefici.
Terapia cognitivo-comportamentale nella TRT
I migliori risultati della terapia cognitivo-comportamentale si ottengono in abbinamento alla TRT (Tinnitus Retaining Therapy), una delle terapie più utilizzate per il trattamento dell’acufene.
L’obiettivo principale della TRT è quello di ridurre l’incidenza dell’acufene nelle attività quotidiane e di modificare la reazione emotiva negativa ad esso collegata. La terapia cognitivo-comportamentale è parte fondamentale e integrante della TRT per aiutare le persone a gestire gli effetti dell’acufene e migliorare la qualità della loro vita.
Nella TRT, la terapia cognitivo-comportamentale si concentra sull’identificazione e sulla modifica dei pensieri negativi e delle credenze distorte che possono aggravare i sintomi dell’acufene. Sono in genere necessari 4 incontri con un terapeuta specializzato che lavora con il paziente per affrontare gli aspetti emotivi e cognitivi legati all’acufene. La consulenza fornisce un’educazione dettagliata sulla condizione stessa e insegna a sviluppare strategie efficaci per ridurre l’ansia e lo stress.
La TRT si completa con l’utilizzo di generatori di suoni personalizzati per proprio acufene, che emettono un impercettibile suono terapeutico “bianco”. Questi dispositivi sono piccolissimi apparecchi che devono essere indossati notte e giorno. L’obiettivo è quello di ridurre l’attenzione e la consapevolezza dell’acufene, favorendo la desensibilizzazione progressiva del sistema uditivo centrale.
È importante sottolineare che la TRT non mira a eliminare completamente l’acufene, ma piuttosto a ridurre il suo impatto sulla vita quotidiana e a favorire l’adattamento psicologico al disturbo. La TRT richiede un impegno attivo da parte del paziente. La durata del trattamento può variare da 9 mesi fino a un anno, a seconda della gravità dell’acufene e della risposta individuale al trattamento.
Le basi della terapia cognitivo-comportamentale
La terapia cognitivo-comportamentale o CBT in inglese (Cognitive Behavioral Therapy) si concentra sul cambiamento dei modelli di pensiero negativi e irrazionali legati all’acufene e sull’apprendimento di strategie per gestire lo stress e l’ansia associati al disturbo uditivo. Gli obiettivi della terapia possono includere la riduzione della percezione dell’acufene, l’aumento della tolleranza e l’incremento delle attività che portano piacere nella vita quotidiana.
La terapia cognitivo-comportamentale per l’acufene spesso coinvolge una combinazione di tecniche, tra cui la conoscenza dell’acufene e della sua fisiologia, la ristrutturazione cognitiva e la gestione dello stress. L’educazione all’acufene è fondamentale per aiutare i pazienti a comprendere meglio la natura del disturbo e a ridurre i segnali di allarme che possono contribuire all’aumento dell’ansia e del disagio.
La ristrutturazione cognitiva è un componente chiave della terapia cognitivo-comportamentale per l’acufene. Questa tecnica mira a identificare e modificare i pensieri negativi legati all’acufene e a ricondurli a pensieri più realistici e positivi. Ad esempio, invece di pensare che non ci sia cura per l’acufene, il paziente impara a riconoscere che l’acufene può essere gestito e che esistono strategie per migliorare la qualità della vita.
La gestione dello stress è un altro aspetto importante della terapia cognitivo-comportamentale per l’acufene. Lo stress può peggiorare i sintomi dell’acufene e causare un circolo vizioso in cui maggiore è lo stress, maggiore è la percezione dell’acufene in un loop senza fine. Attraverso tecniche di rilassamento, come la respirazione profonda, la meditazione o l’allenamento alla consapevolezza, i pazienti imparano a ridurre lo stress e ad affrontare in modo più efficace le situazioni che possono scatenare l’aumento dei sintomi.
La scienza a supporto della terapia cognitivo-comportamentale
La terapia cognitivo-comportamentale per l’acufene si basa su evidenze scientifiche che supportano la sua efficacia nel migliorare la gestione dei sintomi e la qualità della vita. Studi clinici controllati hanno dimostrato che la terapia cognitivo-comportamentale può portare a una riduzione significativa del disagio legato all’acufene, migliorare la tolleranza e favorire l’adattamento psicologico al disturbo uditivo.
È importante sottolineare che la terapia cognitivo-comportamentale per l’acufene richiede impegno, pazienza e collaborazione tra il paziente e il terapeuta. I risultati possono variare da persona a persona, ma molte persone che hanno partecipato a programmi di terapia cognitivo-comportamentale hanno riportato una riduzione dei sintomi e un miglioramento complessivo della loro qualità di vita.
Risultati
In conclusione, la terapia cognitivo-comportamentali rappresenta un approccio interessante per la gestione dell’acufene. Questa terapia offre agli individui affetti da acufene strumenti pratici per affrontare i sintomi, ridurre l’ansia e il disagio, e migliorare la loro qualità di vita complessiva. L’abbinamento della terapia cognitivo-comportamentali alla TRT rappresenta oggi l’approccio terapeutico più efficace per la riduzione della percezione dell’acufene e il benessere della persona.
I principali studi scientifici sulla terapia cognitivo-comportamentale
- Psychological aspects of tinnitus and the application of cognitive–behavioral therapy
G Andersson, 2002
Lo studio giunge alla conclusione che la terapia cognitivo-comportamentale può essere efficace per alleviare il disagio causato dall’acufene. Ma sottolinea inoltre che poiché i pazienti affetti da acufeni soffrono spesso di difficoltà psicosociali e di comorbidità psichiatrica, è evidente l’importanza della valutazione psicologica nella loro gestione.
- Cognitive behavioral therapy for tinnitus: evidence and efficacy
HJ Jun, MK Park, 2013
Sebbene i risultati delle meta-analisi hanno dimostrato che la terapia cognitivo-comportamentale è efficace per alleviare il fastidio causato dall’acufene hanno riscontrato scarsi effetti sull’intensità dell’acufene.
Dunque in conclusione anche questo studio considera la terapia cognitiva-comportamentale è una buona opzione di trattamento degli acufeni . Tuttavia non ha effetto sul miglioramento della caratteristica acustica dell’acufene, ma migliora la risposta al disturbo.
- A systematic review and meta-analysis of randomized controlled trials of cognitive–behavioral therapy for tinnitus distress
H Hesser, C Weise, VZ Westin, G Andersson, 2011
La revisione sistematica condotta da Hesser et al. ha analizzato quindici studi randomizzati e controllati sulla terapia cognitivo-comportamentale per l’ acufene.
Secondo i ricercatori, questa è la più ampia revisione di studi controllati e randomizzati sulla terapia cognitivo-comportamentale per l’ acufene, che include 9 studi in più e 806 partecipanti in più rispetto alla precedente revisione sistematica condotta da Martinez et al. nel 2007. Questa meta-analisi è probabilmente la prima a considerare la variabilità metodologica degli studi e i potenziali moderatori nel calcolo dei benefici della terapia cognitivo-comportamentale per gli acufeni. Inoltre, sono stati inclusi i dati delle valutazioni di follow-up per quantificare il beneficio complessivo nel tempo.
- Cognitive-behavioral treatments for tinnitus: a review of the literature
RFF Cima, G Andersson, CJ Schmidt, 2014
Lo scopo dello studio è stato quello di rivedere sistematicamente la letteratura scientifica sugli approcci al trattamento dell’acufene basati sulla terapia cognitivo-comportamentale e di fornire una panoramica storica e apre a un approccio più multidisciplinare alla cura dell’acufene. Partendo dalla terapia cognitivo-comportamentale c’è spazio per il coinvolgimento di altre differenti discipline, utilizzando un approccio di tipo progressivo. Questo può fornire trattamenti efficaci per un gruppo più ampio di pazienti affetti da acufene.
- A scientific cognitive-behavioral model of tinnitus: novel conceptualizations of tinnitus distress
L McKenna, L Handscomb, DJ Hoare; 2014
Lo studio propone un modello cognitivo dell’acufene, in linea con le teorizzazioni della psicologia clinica. Le componenti chiave che mantengono il disagio da acufene sono la valutazione negativa dell’acufene, l’eccitazione e l’angoscia, l’attenzione selettiva e il monitoraggio, le convinzioni errate, i comportamenti controproducenti per la sicurezza e una percezione distorta dell’acufene.
I dati forniscono un sostegno ancora maggiore a un approccio cognitivo-comportamentale al disagio da acufene.
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